『INSEGNANTI

 

 

 

 

 

MARIELLE MORALES

Danzatrice "eterogenea",

 Marielle Morales pratica fin da piccola diversi stili di danza: classica, contemporanea, jazz, hip-hop, flamenco e bûto. Si forma al Conservatorio di Bordeaux, dove ottiene i massimi riconoscimenti in danza contemporanea. Dal 1997 lavora come danzatrice-interprete per le compagnie Provisional Danza di Madrid e poi Sol Pico di Barcellona, dove scopre il corpo impegnato energeticamente e instintivamente, generando un impatto definitivo sul suo interesse per la teatralità e l'immagine legata alla percezione del corpo. Nel 2000 entra a far parte del collettivo SIAMB ( Società di investigazione delle arti moderne di Barcellona), che esplora e sperimenta la danza e le arti digitali, la composizione coreografica istantanea, l'improvvisazione e la contact-improvisation. Trasferitasi a Bruxelles nel 2003, lavora con il coreografo Pierre Droulers come danzatrice, poi come assistente per il progetto "all in all" all'Opéra de Lyon, una collaborazione durata sei anni. Danza in seguito per Stefan Dreher, Fré Werbrouk e Lise Vachon. Con il regista-compositore Thierry de Mey gira il film From Inside, un'installazione di film-danza, mentre si dedica a sperimentazioni personali di performance e video-danza. Interprete di Michèle Noiret dal 2011, recita in Minutes Opportunes e HorsChamp, un lungometraggio teatrale in cui la telecamera e la danza sono in diretta, messo in scena come spettacolo dal vivo. Inoltre diventa sua assistente per il duo Palimpseste. Nel 2014 partecipa ad un progetto europeo in cui ha recitato e danzato sotto la direzione della regista Agneska Blonska e di Arko Renz.

Dal 2004, anno in cui fonda la Cie Mala Hierba - Marielle Morales, prosegue il suo lavoro di coreografa, mettendo sullo stesso piano teatralità, movimento e plasticità. Per raggiungere questo obiettivo, collabora spesso con artisti di altre discipline. Insieme creano opere d'atmosfera in cui i corpi si rivelano come materia plastica e in cui la forma viene levigata e scolpita fino alla sua essenza. Il suo lavoro getta uno sguardo obliquo sul mondo, mettendone in discussione la metafisica ed esplorando temi come il tempo, le interconnessioni, i legami invisibili e gli effetti del suono sui materiali e sui corpi.

Tra i suoi lavori: nel 2008, il duetto Un gouffre sous l'épaule ha vinto il premio per la migliore coreografia al BE Festival (Regno Unito) e nel 2009, con l'assolo B.U.R, Marielle ha vinto il premio per la migliore performance femminile al BAD Pro Festival di Bilbao. Nel 2012, Le Pli, creato in collaborazione con Antía Diaz, è stato rappresentato in Francia, Spagna, Inghilterra, Grecia e Belgio e ha vinto il premio per la migliore coreografia al BE Festival (Regno Unito).
Rushing Stillness, nel 2016, vince il Prix de la Critique per il miglior spettacolo di danza della Fédération Wallonie Bruxelles. La sua ultima creazione, M-Ondes, è stata presentata a Objectifs Danse 11, una vetrina per la coreografia belga, nell'ottobre 2023, ed è stata candidata al Premio Maeterlinck nello stesso anno. È direttrice del Festival internazionale del film di danza "Danse en Film" (2017-2018), a Bordeaux (F). È collaboratrice artistica di diverse compagnie (Cie Nyash, Théâtre de l'EVNI, Claire Godfarb, ecc.) e mentore di giovani artisti.

Come si fa a creare le migliori condizioni di apprendimento per tutti?

Come insegnante, inzia ad insegnare all'Université de Lettres di Bordeaux, mentre si forma al Conservatorio di Danza Contemporanea nel 1997. Appassionata di analisi del movimento, anatomia e fisiologia, inzia a formarsi in Body-Mind Centuring, Authentic Movement, Skinner Releasing ed è praticante certificata del Metodo Feldenkrais. Da allora utilizza tutti questi strumenti nel suo insegnamento. Marielle insegna regolarmente presso numerose istituzioni, conservatori e centri di formazione: Charleroi danse, Théâtre de Liège - Projet Bérénice, DansCentrumJette, RITCS, School of Arts, Studio Hybrid, Kunstiomaniora Bruxelles, Arnhem (H), Deltebre Festival (S), Conservatoire El Barco (Costa Rica), Festival International de Contact Improvisation (Barcellona), Conservatoires de Bordeaux, Toulouse, CDCN La Place de la Danse (Toulouse), CCN de Roubaix (F), Festival Movimento & Ecole Il Navegante (Sicilia), Lullaby Danza Project & Adage, Ecole de Cinéma 3iS (Bordeaux), BE Festival (Birmingham (UK), Projet Tarkiz (Rabat, Marocco). Basandosi su tecniche di educazione somatica, si approccia al lavoro tecnico di Floorwork e Release e guida il lavoro di improvvisazione e composizione istantanea. Insegna al corso Master de Chorégraphie di Bruxelles ed è membro regolare della commissione d'esame del Conservatorio di Bordeaux e del Certificat danse en Humanités artistiques di Martin V. È stata anche giudice della battaglia Fish& Mind a Bordeaux nel 2019.

INNER SPACES MOVES

La particolarità del suo lavoro consiste nel dare vita alla danza attraverso l'esperienza fisica e fisiologica, utilizzando strumenti derivati da tecniche somatiche come il Metodo Feldenkrais, il Body-Mind Centering e lo Skinner Releasing, combinati con la Floorwork Technique. L'accento è posto sulla consapevolezza del corpo in movimento e dei vari sistemi e organi interni già in movimento. Le esplorazioni proposte portano a localizzare, differenziare e dissociare le diverse parti interne del corpo, in modo che il movimento possa essere avviato dall'interno verso l'esterno in modo estremamente preciso e mirato. Il suo lavoro didattico e coreografico è energico, fluido e incarnato, e attinge sia al micro che al macro movimento. La danza che ne deriva è composta da diversi strati di attenzione, di stati, oltre al movimento tecnico. Nei suoi laboratori, Marielle Morales utilizza la "cartografia", un metodo creato per coreografare e danzare gli spazi interni del corpo, basandosi su traiettorie scritte. È una firma singolare che utilizza anche nelle sue creazioni coreografiche, generando altre abitudini di danza, altre qualità di movimento e permettendoci di scoprire i percorsi che sono unici per ognuno di noi. Scoprire se stessi come "danzatori che danzano e sono danzati" è una sfida decisiva per l'insegnante. Le sue lezioni sono un viaggio sensibile, sensoriale e tecnico.

RAKESH SUKESH

 

Nato nel Kerala, in India, Rakesh è stato introdotto precocemente ai principi e alle pratiche yogiche, ponendo le basi per il suo percorso di trasformazione. La danza è entrata inaspettatamente nella sua vita all'età di 15 anni, quando ha iniziato a ballare come ballerino di Bollywood in produzioni locali.
Nel 2003, Rakesh entra a far parte di Attakkalari India, segnando un cambiamento significativo nella sua traiettoria. Nel 2014 ottiene la certificazione di insegnante di yoga presso lo stimato Shivananda Vedanta Centre, un passo che approfondisce la sua comprensione del movimento e del benessere olistico.
Negli ultimi 14 anni, Rakesh si dedica alla ricerca di un metodo di movimento noto come IntAct-Method.
Questa fusione pratica di Kalarippayattu, movimento contemporaneo e filosofia yogica ha ottenuto il riconoscimento di istituzioni rinomate in tutto il mondo.
Rakesh adotta un linguaggio pratico creando oltre tredici pezzi di danza, ognuno con uno scopo distinto.
Attualmente si sta concentrando sullo sviluppo di una performance solista intitolata "Because I love the diversity (micro attitude we all have it)", il cui debutto è previsto al Push Festival nel 2024.
Nel 2020, Rakesh hco-fonda e asusme un ruolo di leadership presso Sanskar, una piattaforma globale di arti performative. Questa iniziativa pragmatica mira a promuovere la crescita e la collaborazione, soprattutto in India e all'estero.

INTACT-METHOD

IntAct è un metodo di allenamento generato da anni di ricerca, osservazione e adattamento ai tempi attuali, ma anche basato sulle caratteristiche umane intrinseche: respiro, movimento, emozione, pensiero, intenzione, ambiente. Il suo obiettivo principale è quello di valorizzare l'umanità nella sua forma più cruda e genuina. Questo metodo crea un luogo sicuro e onesto che abbraccia e riconosce il nostro mondo interiore, sia le debolezze che i punti di forza, per imparare a usarli attraverso la riflessione e la ricerca di un ulteriore sviluppo. È un sistema di allenamento interconnesso che utilizza il movimento come base per creare, affrontare e giocare all'interno della crisi. Fornisce lo spazio di tempo per conoscere la propria forma personale e come usare il corpo per ampliare la gamma del vocabolario del movimento. Come forma olistica, si ispira agli strumenti di specifici lignaggi, come il respiro, la meditazione e la meccanica interna dei principi yogi, utilizzando anche il movimento e le filosofie del kalari payatt. Questa struttura intrecciata combina e riorganizza questi strumenti e idee in una proposta di nuovo approccio. In queste lezioni ci si può aspettare una dedizione alla presa di coscienza dell'individualità e del funzionamento interiore, un risveglio dei sensi che porta alla capacità di controllare e gestire gli stimoli esterni. In altre parole, farsi carico di se stessi.

LUCIANA LUSSO ROVETO

Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua carriera di danzatrice, regista e coreografa studiando danza con Elsa Piperno, Nicoletta Giavotto, Boris Nikish, Lucia Latour, Malou Airaudo, Felix Ruckert, Finola Cronin, Enrico Tedde, Dominique Mercy, Beatrice Libonati, Jim May, tecniche coreutiche orientali con Tapa Sudana e teatro con Vittorio Gassman, Marisa Fabbri, Dominic de Fazio.

Ha lavorato in teatro con G.Cobelli, A.Zucchi, N.De Tollis, L.Biondi, G.Montaldo, G.Proietti, U.Gregoretti, M.Missiroli, H.Yamanouchi, F.Ricordi, J.Savary., nel cinema con F.Fellini (La città delle donne - La nave va), F. Brusati (Il buon soldato), P. Sorrentino (La grande bellezza).
Ha lavorato in televisione con T. Shermann e I. Leoni.

Coreografa e adattatrice di testi teatrali, ha lavorato per il Teatro dell'Opera di Roma, per Franco Ricordi al Teatro Ghione.

Cura coreografie all'interno di fiction, film, spettacoli, opere come Turandot, Teatro dell'Opera di Roma (1991), Carmen, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro dell'Acquario, Roma (1992), Schiaccianoci Teatro Brancaccio (1992), Il ballo delle ingrate, regia I. Nunziata, Festival di Spoleto (1993), Romeo e Giulietta, regia F. Ricordi, Teatro Ghione, Roma (1995), Amleto, regia F. Ricordi, Teatro Ghione, Roma (2001), I ragazzi del muretto, regia T. Shermannn (2002), Medico in Famiglia, regia I. Leoni (2003), Edipo Re, regia F. ricordi, Teatro stabile dell'Aquila (2004).

Nel 1981 ha fondato l'Associazione Culturale D.M.A. Teatrodanza, di cui è direttrice e coreografa e attraverso la quale ha diretto progetti artistici come "Arte Ecistica" (1999-2008) e "Superdiverso" (2002-2017). Ha partecipato al Festival Internazionale di Danza di Limassol (2006) e al Festival Internazionale di Teatro di Marrakech (2006; 2007; 2014;). Nel 2017 ha vinto migrArti con il progetto Teatrodanza di Frontiera.
Attualmente sta lavorando alla regia di "Kandalama's gift", uno spettacolo con Aziza Essalek e Paola Sarcina.
Si è formata come trainer di Gyrotonic con Pietro Gagliardi e Silvia Frosali. Oggi è trainer certificata terapeutica.

Insegna regolarmente danza contemporanea e teatrodanza da più di 40 anni in vari centri e formazioni, come ad esempio l'Actors Academy di Roma. 

È co-creatrice di Altrefrontiere.

WORKSHOP DI TEATRODANZA

L'imprevisto | Improvvisazione e composizione, con performance finale

Prima del viaggio si scrutano gli orari,
le coincidenze, le soste, le pernottazioni
e le prenotazioni [….] si scambiano valute,
[….] si controllano valigie e passaporti […]
E poi si parte e tutto è OK e tutto
è per il meglio e inutile.
E ora che ne sarà
del mio viaggio?
Troppo accuratamente l’ho studiato
senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
che è una stoltezza dirselo.

E. Montale, Prima del viaggio

Il viaggio è tradizionale metafora della vita: dunque questa tendenza a programmare tutto si applica anche all’esistenza in generale.

La conclusione, però, è spiazzante: tutto va esattamente come deve andare, eppure c’è nell’aria un senso di inutilità. Il nostro viaggio – la nostra vita – procede ordinatamente sui suoi binari; e, come un treno, non si domanda dove sta andando, né quali territori si estendano ai lati del suo percorso. È una vita fine a sé stessa; e per questo si corre il rischio, a un certo punto, di scoprire che è priva di senso.
Certo, ne conosciamo in dettaglio gli orari e le fermate; ma, ad un livello più profondo, non ne sappiamo nulla.

L’imprevisto ci ricorda invece che la vita è molto più grande dei nostri programmi. Di solito lo fa in modo brusco, causandoci sofferenza o quantomeno irritazione.

L’imprevisto rompe il grigiore delle nostre abitudini, in cui tutto sembra procedere per una necessità meccanica. Per un attimo si apre un varco: ci attraversa la fuggevole intuizione di profondità inesplorate, e ci sembra che sia possibile essere pienamente felici.

Forse l’imprevisto ci salva senza che ce ne rendiamo conto. E magari un giorno, guardando indietro, ci accorgeremo che la nostra vita è stata come un quadro di Pollock: un’accozzaglia di eventi caotici e bizzarri, che però – nell’insieme – hanno una loro bellezza e un loro senso.


YONEL CASTILLA SERRANO

Yonel Catilla Serrano, cubano, bàbáláwó, ballerino, coreografo e insegnante, si è formato alla Scuola Nazionale di Danza di Cuba, alla Scuola Provinciale dello Sport dell'Avana, ha studiato Arti Marziali. Con una vasta esperienza, Serrano, ha lavorato in diverse compagnie tra cui: Danza Teatro Retazos, Compagnia Nazionale Contemporanea di Cuba, Compagnia Danza Combinatoria, Compagnia Trash, StationZuid, Meekers Uigesproken, United-C. Si è inoltre esibito in diversi progetti artistici di rinomati coreografi quali: André Gingras, Angelika Ui, Sylvain Emard e Marina Nabais, attualmente lavora con la coreografa Olga Roriz. Il suo repertorio coreografico comprende: "About the size of a piece", "Memórias", "Memorias de um Homem de Pedra", "Illegal", "West Love Story", "Igualdade", "Expediente 174", "Rastro", "Raizes", "Canimal", "Humanitos" e "Golden Puma". Come insegnante ha lavorato nelle istituzioni: Teatro Cine de Torres Vedras, ASA, Academia Espaço Dança/ILÚ, Performact, Conservatório de Dança de Coimbra, Academia de Dança de Alcobaça, Escola de Dança do Conservatório de Lisboa, ESCO e nelle palestre, Bodies, Sirona Health Club & Spa, Artez, Fontys.

PRISMAS

L'incontro con l'essenza primaria della nostra esistenza come esseri umani attraverso il movimento, ci permette di comprendere e navigare consapevolmente attraverso le possibilità del nostro corpo: le danze primarie dell'essere umano in comunità erano ponti dove il terreno e il divino coesistevano allo stesso tempo nello stesso luogo.

Combinare queste danze con le espressioni più contemporanee è l'obiettivo che intendo trasmettere per dare spazio alla propria visione nel nostro nuovo habitat, nel quale è sempre più urgente abbracciare la natura.

 

MARIGIA MAGGIPINTO

Inizia la sua carriera professionale con il balletto nella compagnia della Fondazione Niccolò Piccinni (J. De Min/Roberto Fascilla). Nel 1985 partecipa al tour internazionale con la compagnia di danza contemporanea dei Danzatori Scalzi di Roma, partecipa nel film “Il Giovane Toscanini” di F. Zeffirelli. 

Studia a Roma con Viola Faber, Libby Ney (tecn. Limon) Andrè Peck, Roberta Garrison (tecn. Cunningham), Richard Haisma (Nikolais) Mudra (Bejart), Matt Mattox (Jazz) e Martha Graham. Partecipa alla creazione dello spettacolo di Giorgio Rossi (Sosta Palmizi/Carolin Carlson) per il Festival di Polverigi. Studia con le tecniche di Jean Cebron (composizione/improvvisazione), Hans Zullig (tecn. Joss) alla Folkwang Hochschule di Essen (diretto da Pina Bausch). 

Danza con Pina Bausch in 14 differenti coreografie e partecipa alle nuove creazione della coreografa tedesca di: Tanzabend II (’92), Schiff (’93), Trauerspiel(’94), Danzon(’95) and Fensterputzer(’97). Lascia la compagnia nel 1999, ma ritorna come ospite successivamente partecipando ai festival del Tanzteather (2000, 2001, 2002). 

Negli Stati Uniti partecipa alla creazione di un pezzo di teatro con la compagnia Mutation Theater Projet e insegna nella facoltà dell'American Dance Festival alla Duke University (2003, 2004, 2005). Lavora con Emilia Romagna Teatro (ERT) alla creazione dello spettacolo diretto da Pippo Delbono, “Dopo la Battaglia”, vincitore del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011. 

Insegnante ospite all’Accademia “Dance house” di Susanna Beltrami a Milano (2016). Collabora con la Fondazione “Pina Bausch” conducendo workshop nell’ambito delle mostre dedicate alla grande artista al Bundeskunsthalle di Bonn e al Gropius Bau di Berlino (2015-2016). 

Conduce Workshop all’International Festival for contemporary dance al centro “Fabrik” di Potsdam . Berlino ( Maggio 2017) Performance di residenza coreografica con il patrocinio del comune di San Dona’ di Piave in collaborazione con MicroGround danza e Dance Haus Plus (Gennaio/Maggio 2018).

 Creazione di un pezzo dal titolo “Die Liebe kommt, Die liebe geht” con i danzatori della compagnia di Susanna Beltrami a cura di Dancehaus plus. (Dicembre 2018) Workshop per il festival “Sharing Heritage” di Berlino in collaborazione con la Fondazione Pina Bausch (Giugno 2018). Laboratorio coreografico a cura del centro la Luna danza di Ancona per la decima edizione del Campus estivo (Luglio 2018). Laboratorio coreografico per Unitanz di Lecce, direttrice artistica Giorgia Maddamma (Agosto/Settembre 2018). 

Diventa docente di teatrodanza all’Accademia Susanna Beltrami e all’Accademia Kataklo’ di Giulia Staccioli (Ottobre 2018/2019). Workshop in occasione della mostra dedicata a Pina Bausch al museo Madre di Napoli a cura della Fondazione “Donna Regina e festival di Napoli in collaborazione con la Fondazione Pina Bausch (Dicembre, Gennaio 2019/2020).

Creazione dello spettacolo Miss Lala al circo Fernando ,regia di Chiara Frigo e drammaturgia di Riccardo De Torrebruna  produzione Zebra e XL anticorpi per i periodi di residenze relativi alla creazione di Miss Lala ( 2021/2022) . Ottobre / Novembre 2022 collaborazione con la Fondazione Pina Bausch e WAAPA ( West Australia Academy of Performing Art ) per la ricostruzione dell’ Opera di Pina Bausch “ Tannhauser Bacchanal “ con gli Studenti dell’ Accademia WAAPA a Perth in Australia . 

2023 continua la presentazione  spettacolo Miss Lala al circo Fernando in vari teatri d’ Italia e conduce workshop e masterclass in Italia e all'estero.


COMPOSIZIONE E COREOGRAFIA

Il corso si concentrerà su uno studio compositivo e coreografico di Teatrodanza, attraverso l’esperienza di Marigia al fianco della grande artista Pina Bausch. 

In conclusione del Festival, sarà inoltre insegnata la Nelken Line ai partecipanti e al pubblico: un progetto di trasmissione di una linea di movimenti coreografati da Pina Bausch nello spettacolo Nelken.

 

 

TIJEN LAWTON 

Tijen Lawton è un'artista di danza professionista. Il suo lavoro si muove tra performance, insegnamento, mentoring, coaching, ricerca e co-creazione in diversi contesti artistici e accademici.

Sia nel suo lavoro creativo che nell'insegnamento indaga e sfida costantemente il corpo come archivio.
L'insegnamento è interconnesso alla pratica artistica. La ricerca e la dedizione all'inspiegabile nel corpo in movimento, in tutti i suoi sistemi, strutture e percezioni sensoriali, l'innalzamento dei poteri creativi da parte dei sensi, che diventano più nitidi, più ricchi e più potenti, l'istinto di essere sopraffatti. L'intelligenza cinestetica, la persistenza e l'accatastamento, la stratificazione di lunghezze d'onda incrociate di sfide fisiche, tecniche e mentali, l'impulso interiore e la struttura cellulare, una conoscenza così profondamente radicata nel corpo, che nutre il corpo creativo costante.

Tijen ha studiato presso la Arts Educational School di Londra, The Place LCDS di Londra e la Juilliard School di New York. La sua opera principale copre un periodo di 30 anni. Per 15 anni è stata una presenza costante in tutti i lavori di Jan Lauwers & Needcompany, esibendosi, creando e andando in tournée in tutto il mondo. Si esibisce, va in tournée e collabora anche con Caterina & Carlotta Sagna, Mauro Paccagnella & Wooshing Machine, Pierre Droulers, Erika Zueneli, As Palavras / Cie Claudio Bernardo, Rebecca Lenaerts, Greet Vissers & Kunstz, Mokhallad Rasem & het Toneelhuis, Marco Toricce, Lisaboa Houbrechts, 'Ballrooms' con Andrew Graham, laGeste.

Film: Goldfish Game - Jan Lauwers/Nico Leunen, Ma Mère I'Oye - Thierry De Mey & Keersmaeker, After The Trojan Women - Cristina Dias / As Palavras, Ruin - Lore Loyens / Timur Magomedgadzhiev.

 

WORKSHOP E PROCESSO CREATIVO

Un dialogo di resistenza e risoluzione! | processo creativo con performance

Mindful Stamina & Conscious Risk / The Body as an Open System

Searching for a Conscious Risk and Trust in the Body - A Hidden Physical Morphology

Le lezioni e i workshop di Tijen utilizzano una metodologia di movimento fisicamente ed emotivamente impegnativa, progettata per incoraggiare, ispirare e costruire consapevolezza e connettività nella costante ricerca del corpo in movimento.
Quando dirigiamo la mente o l'attenzione verso diverse aree del corpo e iniziamo il movimento da queste aree, cambiamo la qualità del nostro movimento. Attraverso un linguaggio dinamico del movimento incarneremo una consapevolezza sensoriale delle nostre possibilità fisiche per lasciare andare i nostri schemi e preconcetti sul corpo in movimento.
Tijen ci guiderà a lavorare dalla consapevolezza delle relazioni tra mente/ corpo.
Attraverso il risveglio e l'assecondamento della morfologia fisica naturale ma profondamente nascosta, faciliteremo uno spazio intrecciato e stratificato all'interno del corpo multidimensionale, per stimolare gli stati di lasciar andare, di processo, di disponibilità, di permettere e favorire una pratica di cambiamento non lineare e in continuo mutamento.
Un dialogo di resistenza e risoluzione!
Durante questo workshop e processo creativo esploreremo e giocheremo con diversi strati di esercizi e proposte intricate.
Attraverso un linguaggio dinamico del movimento incarneremo una consapevolezza sensoriale delle nostre possibilità fisiche.
Esploreremo e praticheremo le sensazioni interne degli individui in relazione alla loro struttura fisica e alle loro energie spaziali.

Evolvere verso una presenza naturale e performativa esplorando stati coreografici, improvvisativi e performativi.
Ci impegneremo nel dialogo tra resistenza e risoluzione.
La resistenza è una misura di opposizione, una capacità di accettare il flusso di energia di un altro, dello spazio, del terreno, di se stessi.
La risoluzione è una ferma determinazione, un'intenzione, una proposta, una soluzione attraverso la tenacia.
Esploreremo la documentazione del movimento attraverso le tracce, l'impronta e l'impatto.
Ciò che si lascia! Ciò che si raccoglie!
Attraverso l'impatto, la collisione, la comunicazione, il tocco, la compressione, con lo spazio, con l'altro e con se stessi, cercheremo la dimensione tattile attraverso il corpo come contenitore, attraverso il corpo che continua la sua esplorazione come veicolo per proiettare il flusso fisico ed emotivo.

Quando il movimento chiede un impegno totale, la connessione con la conoscenza e la risonanza è inerente al corpo in moto-pensante, la libertà appare naturalmente e la conoscenza si amplifica.Questo ci permette di scoprire la relazione tra il più piccolo livello di attività all'interno del corpo e il più grande movimento del corpo, allineando il movimento cellulare interiore con l'espressione esterna del movimento dinamico attraverso lo spazio. Ci impegneremo nel dialogo di resistenza e risoluzione, riflessione e risonanza.

 

 

 

 

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